- Desideriamo che i cittadini abbiano maggiore voce in capitolo su chi guida l'Europa. Alle elezioni europee, gli europei dovrebbero sapere per quale candidato stanno votando. Ciò non aumenterebbe solo la responsabilità e la trasparenza ma garantirebbe altresì un maggiore coinvolgimento delle persone. Ecco perché desideriamo rafforzare il processo dei "candidati principali" affinché il partito principale che rappresenta la maggioranza ottenga il diritto di nominare il Presidente della Commissione. La candidatura di tutti i candidati principali dovrebbe inoltre essere subordinata al sostegno dei rispettivi partiti nazionali e al sostegno dei partiti europei, ottenuto attraverso un processo di nomina democratica.
- Al fine di aumentare la legittimità democratica della Commissione nel suo complesso, sarebbe opportuno che tutti i futuri Commissari possano candidarsi anche per posizioni di rilievo nelle elezioni dei loro Stati membri e abbiano altresì la possibilità di essere deputati al Parlamento europeo. Riteniamo inoltre che ogni Commissione debba basarsi su un accordo di coalizione concreto fondato su orientamenti politici e progetti reali.
- Desideriamo che il Parlamento europeo disponga di pieni poteri parlamentari. Come avviene a livello nazionale, è opportuno che al Parlamento europeo sia conferito pieno diritto di iniziativa legislativa, senza lasciare tale potere solo nelle mani della Commissione europea.
- Desideriamo che il Parlamento europeo disponga di pieni diritti di controllo sulla Commissione europea. Il Parlamento europeo dovrebbe poter mettere in stato di accusa i singoli commissari come pure presentare mozioni di sfiducia costruttive.
- Desideriamo migliorare la legge elettorale in modo tale da dare vita a una concorrenza vivace tra i partiti che rispecchi la natura della nostra Unione e garantisca a tutti gli elettori europei di godere di pari diritti di partecipazione alle elezioni europee indipendentemente dal loro luogo di residenza.
- Desideriamo un meccanismo giuridicamente vincolante relativo allo Stato di diritto volto a favorire la difesa dello Stato di diritto contro i diverbi politici quotidiani. È opportuno che alla Corte di Giustizia dell'Unione europea sia affidato l'incarico di compiere un riesame periodico della situazione negli Stati membri e che le venga conferito il potere di imporre sanzioni, ove necessario, ivi comprese sanzioni finanziarie. Per quanto riguarda le questioni sullo Stato di diritto, è opportuno che l'ultima parola spetti sempre alla Corte di Giustizia dell'Unione europea.
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